Cerca nel blog

giovedì 22 ottobre 2020

Domenica 25 ottobre torna "Teatro di Domenica" - rassegna di Teatro ragazzi.

SPELLO – Domenica 25 ottobre alle 17  riparte  Teatro di domenica, la rassegna di spettacoli per i più piccoli organizzata da Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale: il primo a riaprire sarà il Teatro Subasio di Spello, dove sono in cartellone quattro spettacoli di alta qualità. Ciò che è molto diverso quest’anno è la forte riduzione del numero di spettatori che sarà possibile accogliere, rispettando tutte le misure di distanziamento e prevenzione. Si apre con “Il gatto con gli stivali” di Accademia Perduta Romagna Teatri (età consigliata dai 3 anni). La classica storia è portata in scena da una delle migliori compagnie italiane di teatro ragazzi. Gag comiche e momenti di stupore si alternano, piccole e grandi magie si rivelano agli spettatori: botole che si aprono a svelare paesaggi inattesi e il terribile orco signore del castello che appare in modo sorprendente. Si prosegue con tre spettacoli di Fontemaggiore: domenica 1 novembre “Storia tutta d’un fiato” (dai 4 anni), domenica 8 novembre il debutto della nuova produzione “Il bambino e la formica” (dai 3 anni) per chiudere con lo storico spettacolo “Le avventure di Pinocchio” (dai 4 anni). Inizio spettacoli ore 17. 

La biglietteria del teatro per acquisto biglietti non prenotati apre alle ore 15.30 (tel. 0742 301689).

Per prenotazioni e informazioni scrivere a:
biglietteriatrevispello@fontemaggiore.it

Biglietto unico € 6.50

Pagine Facebook: Teatro Fontemaggiore e Teatro Subasio Spello




lunedì 27 maggio 2019

Dal 1 giugno al 25 agosto a Calvi dell'Umbria arriva la mostra itinerante "Scoprendo l'Umbria: Luce"

CALVI DELL'UMBRIA - Dopo il successo al Quasar Village di Perugia, la mostra “Scoprendo l’Umbria: Luce” entra nella splendida cornice di Calvi dell’Umbria: negli ambienti del Monastero delle Orsoline e della suggestiva Chiesa di Santa Brigida. La mostra si compone di dieci foto di grande formato con suggestive immagini dai musei e luoghi culturali della regione, realizzate dal fotografo Marco Giugliarelli. Palazzi storici, musei, conventi e luoghi significativi sono (ri)scoperti a luci spente. Le luci sono puntate, di giorno e di notte, sui protagonisti del progetto: tutti quei luoghi meno conosciuti del sistema dei beni culturali dell’Umbria, ma che di per sé costituiscono parte integrante di un territorio e delle sue città diventando, di fatto, un bene culturale diffuso. Il progetto fotografico è stato realizzato dalla Regione Umbria e prodotto da Sistema Museo. La mostra “LUCE”, realizzata in collaborazione con il Comune di Calvi dell’Umbria sarà visitabile da sabato 1 giugno a domenica 25 agosto.
L’inaugurazione è in programma venerdì 31 maggio alle ore 17. Saranno presenti Marco Giugliarelli e Cristiana Mapelli, realizzatori del progetto fotografico ed editoriale. Al termine della visita in mostra si svolgerà l’esibizione del Coro Ipswich Choral Society, a cura dell’Associazione Amici della Musica di Calvi dell’Umbria.
Il museo è un ricco contenitore culturale che ogni anno dal 2012 si arricchisce di nuovi capolavori da scoprire, grazie ai generosi interventi della famiglia Chiomenti-Vassalli a cui è intitolata la Pinacoteca. Sono presenti opere eccezionali di artisti del calibro di Guido Reni, Peter Brueghel il Giovane, Francesco Furini, Gaspar Van Wittel e Pietro da Cortona. Il percorso tematico sulla luce vuole anche ripercorrere e affrontare la tematica dell’illuminazione, della sua percezione e come anche attraverso i secoli sia sempre esistita tra artisti e studiosi la necessità di studiarla, catturarla e reinterpretarla.
Inoltre per tutta la durata della mostra saranno attivati percorsi dedicati con visite tematiche e laboratori per bambini. Visite guidate con l’ausilio di torce elettriche, immersi nella penombra delle sale del museo e attività legate alla luce e al suo stretto legame con l’arte. “Disegni di luce” è il percorso pensato per i più piccoli, che indaga l’evoluzione dell’uso della luce dalle opere medievali fino alle opere rinascimentali. Fotogrammi e immagini in movimento per scoprire insieme il percorso della luce, cosa fa quando cerchiamo di catturarla, come i suoi riflessi influenzano un ambiente poco illuminato e come la luce stessa rimane impressa e statica. Con l’aiuto di una fotocamera e sfruttando una particolare tecnica con tempi lunghi di esposizione, i piccoli partecipanti potranno realizzare un disegno di luce.
Orari di apertura: sabato 16 -19; domenica e festivi 11-13/16-19
Tariffe: intero 5 euro; ridotto 3 euro per ragazzi 7-14 anni, over 65, gruppi di 15 persone e scolaresche; gratuito  per bambini fino 6 anni e disabili
Informazioni e prenotazioni: peciarolo@sistemamuseo.it – tel. 393 9236424
www.sistemamuseo.it



martedì 21 maggio 2019

Chiese aperte a Bastia Umbra domenica 2 Giugno

BASTIA UMBRA - Domenica 2 giugno, le Parrocchie di San Michele Arcangelo e San Marco Evangelista, e le Confraternite bastiole (Buona Morte e Cristo Redentore, Immacolata Concezione, San Rocco, Sant’Antonio Abate e Santissimo Sacramento) organizzano, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bastia Umbra e il Gruppo Scout locale, l’evento “CHIESE APERTE”, dedicato alla riscoperta del patrimonio religioso, storico, artistico e culturale del territorio. Grazie a questo evento verranno “spalancate” le porte delle 15 chiese, sparse nei territori delle due comunità ecclesiali. Una grande festa, aperta a tutti, durante la quale si avrà l’opportunità di visitare gli edifici religiosi, anche quelli solitamente chiusi al pubblico. Si tratta di un prezioso patrimonio artistico cosiddetto minore, che racconta il talento di piccoli e grandi artisti, di artigiani esperti che hanno realizzato statue votive, altari lignei, dipinti e arredi sacri d’incommensurabile bellezza.
Un tuffo tra l’arte e la fede della città, in cui Bastia si racconterà tramite i suoi luoghi di culto più preziosi o nascosti, dando una rappresentazione concreta del proprio patrimonio religioso, culturale, storico e architettonico.
Il giorno prescelto è quello della solennità dell’Ascensione del Signore, che nelle tradizioni di Bastia Umbra era un giorno di particolare devozione popolare per i Santi e i testimoni della fede, che le Confraternite con questa iniziativa vogliono recuperare e rinnovare.
L’iniziativa CHIESE APERTE è un evento festoso e rassicurante che supera le barriere e fa sentire tutti parte di una stessa comunità, che non sarà solo un’opportunità di arricchimento culturale per ogni visitatore, ma un’occasione straordinaria d’incontro tra persone di ogni età, interessi e provenienze diverse. Ad accogliere i visitatori, curiosi, appassionati di storia e arte nelle chiese, ci saranno i confratelli, ma anche volontari (adulti e ragazzi) delle due parrocchie che offriranno materiale divulgativo e daranno informazioni sugli edifici e sulle opere presenti. Inoltre, durante la giornata, si potrà usufruire di uncollegamento gratuito, con navetta fra i diversi siti e viceversa.
Si tratta di anche di una giornata importante, un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione delle confraternite, ma anche per dare un contributo, un piccolo dono per restaurare uno splendido Crocifisso ligneo del XVIII secolo, oggi collocato nei depositi della chiesa parrocchiale di San Michele.
La giornata si concluderà con una cena con animazione musicale (20.30) presso il Centro San Michele (Via Roma, accanto al Cinema-Teatro “Esperia”) per continuare la raccolta fondi a favore del restauro dell’opera e per contribuire all’organizzazione dell’evento. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​


Elenco delle Chiese Aperte (h. 10.00 - 13.00 / 16.00 – 19.00):


1.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di San Michele Arcangelo, piazza Mazzini


2.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di Santa Croce, piazza Mazzini


3.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di San Rocco, via Roma


4.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa della Madonna del Pantano, via San Michele Arcangelo


5.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di Sant’Anna (annessa al Monastero Benedettino), piazza Umberto I


6.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di Sant’Angelo (ex), piazza Umberto I


7.​ ​ ​ ​ ​ Cappella di Santa Filippa Mareri (annessa al Convento delle Suore Francescane), via San Rocco 36


8.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa di San Paolo delle Abbadesse, Via A. Mantovani


9.​ ​ ​ ​ ​ Chiesa del Cristo Redentore, Via A. Mantovani


10.​ Sala San Marco, Via Lago Trasimeno


11.​ Chiesa della Madonna di Campagna, Via Madonna di Campagna


12.​ Chiesa di San Lorenzo, Via Atene


13.​ Chiesa di Santa Veronica, Via Butine


14.​ Chiesa di San Niccolò, Via Bastiola


15.​ Chiesa dei Santi Francesco di Paola e Pietro d’Alcantara,Via Andrea Costa




INFORMAZIONI

Parrocchia di San Michele Arc.

Via Roma 13 – 06083 Bastia Umbra

Parrocchia di San Marco Evangelista

Via Lago Trasimeno – 06083 Bastia Umbra

Segreteria dell’evento

+39 338 5005747

+39 347 8740224

sabato 6 aprile 2019

Per ‘Re: act’ e in collaborazione con il TSU, allo Zut il 7 aprile andrà in scena SCHIFO di Robert Schneider

FOLIGNO – 'Schifo' di Robert Schneider, tra immigrazione e rapporti d’odio andrà in scena domenica 7 aprile alle 18.15, allo Zut di Foligno, per la stagione teatrale ‘Re: act, domande
e risposte del teatro contemporaneo’. Lo spettacolo,
per la regia di Antonio Bannò, è vincitore del Premio Scintille 2018. Questo appuntamento in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, sarà arricchito dal progetto di incontri fra artisti e spettatori a cura di Teatro Critica.
Una lancinante e lucida accusa, questo monologo scritto quasi venticinque anni fa dal drammaturgo austriaco Robert Schneider, in cui viene messa sotto i riflettori una società marcia, che invece di accusare se stessa non esita ad attribuire agli altri, a quelli che non le appartengono, agli Stranieri, la colpa della propria profonda sporcizia. Uno spettacolo che parla principalmente di immigrazione, di rapporti d’odio tra popoli con diverse culture che si trovano costretti a coabitare, di xenofobia. Ma non è solo questo. Schifo ci racconta la situazione dell’Uomo solo ed emarginato in un Mondo che gli è tanto natio quanto estraneo, tanto indispensabile quanto avverso. La messa in scena comincia ben prima dello spettacolo, con un uomo che si aggira mesto per il foyer, cercando di vendere le sue cinquanta rose. Quell’uomo è lo stesso che il pubblico ritroverà poco più avanti in una posizione differente, seduto davanti al pubblico a parlare come se guardasse nello specchio. Un monologo più che intimo, un soliloquio con se stessi alla ricerca di una risposta, di una giustificazione alla miseria che ci circonda. Un viaggio nella mente colpevole di un uomo innocente.
Un uomo, interpretato da Kabir Tavani, entra in scena da solo e si siede davanti a uno specchio immaginario; accanto a lui un vaso pieno di rose rosse. Comincia a parlare. Dice di chiamarsi Sad, ma forse mente. Dice di essere un disertore iracheno, partito da Basra e arrivato in una sconosciuta cittadina della Germania per studiare la filosofia occidentale. Oggi vive in uno squallido appartamento con il suo amico egiziano Nabil ed è un immigrato illegale, come ce ne sono tanti. Ogni sera percorre a piedi dodici chilometri, entra in cinquantotto locali e cerca di vendere le sue cinquanta rose rosse. Lo fa per sopravvivere. Ama la lingua del paese che lo ospita, ama i suoi artisti e i suoi pensatori. Eppure tutto quello che della Germania lo aveva affascinato e che aveva studiato in Iraq, qui non gli serve a niente. La lingua che sente parlare non è quella che ha apprezzato e immaginato: è zoppa, imbestialita. E così pure la società in cui è venuto a vivere è zoppa e imbestialita. La colpa non può che essere sua e di tutti quegli stranieri, immigrati regolari e irregolari, che come lui ogni giorno infangano e insudiciano questa terra tanto grande. Se lo sente ripetere e ci crede, alla fine. Ci crede così tanto da dire al suo pubblico come trattare quali come lui, arriva perfino ad urlarglielo. Non può fare altro che mettersi dalla parte degli xenofobi, degli uomini e delle donne occidentali dai capelli chiari e dalle mani bianche che loro malgrado devono tollerare la presenza di Sad e degli altri inutili parassiti, violenti, incivili e buoni a nulla. Lui l'extracomunitario, lo straniero che vende rose ai quarantenni tedeschi, non è degno di sedersi sulle panchine tedesche, non è degno nemmeno di usare i gabinetti pubblici tedeschi. È sporco, qualcosa che fa schifo, che insozza e va disprezzato, insultato, lavato via, eliminato, ucciso. Sad è un vigliacco, assuefatto all’inferiorità di cui si sente costantemente accusato e disposto a tutto per di trovare il suo posto in un mondo che lo emargina, ma nel frattempo continua a sfruttarlo.

Per prenotazioni: biglietteria@teatrostabile.umbria.it
Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20). (biglietto intero € 10, ridotto € 7).
Per maggiori informazioni BIGLIETTERIA ZUT – (orario 15-18)
t. 389 0231912; spaziozut.organizzazione@gmail.com - spaziozut@gmail.com
www.spaziozut.it

giovedì 28 marzo 2019

Sabato 30 marzo alle ore 22 il celebre dj e producer torinese Gabry Ponte è atteso al Palasport di Foligno per uno show da non perdere.

FOLIGNO –  Per il cartellone di "Foligno Musica", sabato 30 alle 22 arriva al Palapaternesi lo storico dj Gabry Ponte.
Gabry Ponte è disk jokey, producer, conduttore radiofonico ed è  stato membro degli Eiffel 65, con i quali ha venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo. Ha fondato e tuttora dirige una casa discografica indipendente, Dance and Love.
La stagione musicale live della città della Quintana è organizzata da Athanor Eventi con il patrocinio del Comune di Foligno - in collaborazione con Parterre, la nuova ATI che si occupa della gestione di alcuni spazi cittadini, di cui Athanor fa parte.

Per informazioni tel. 3279705115
Per biglietti in prevendita www.ticketone.it; www.ticketitalia.com

mercoledì 27 marzo 2019

Al Teatro Subasio di Spello venerdì 29 marzo andrà in scena "Mio padre non è ancora nato" di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani

SPELLO - Per il cartellone de "La bella stagione" venerdì 29 marzo alle 21.15 al Teatro Subasio di Spello, andrà in scena “Mio padre non è ancora nato” di e con Caroline Baglioni per la regia di Michelangelo Bellani.
"Mio padre non è ancora nato" racconta di una figlia e di un padre: un uomo di sessant’anni e sessant’anni di un uomo che ha avuto un’amnesia temporanea e vive in un camper.
Tra di loro, sette anni di distanza e un’epoca del rancore. La memoria diviene un’esperienza di autenticità in cui la riconciliazione avviene per vie impensate e inadatte.
Raccontano gli autori: “Ciò che la figlia non perdona al padre non è il fatto di non averla amata, ma di non aver saputo dare ordine al caos."
Per info e prenotazioni: Fontemaggiore tel. 075 5286651 – 075 5289555 (dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-16)
Teatro Subasio: tel. 0742 301689 (il giorno di spettacolo dalle ore 18) ; www.fontemaggiore.it

sabato 23 marzo 2019

Il 24 marzo ritorna in Piazza Carlo Urbani "La Quarta di Scheggino"

SCHEGGINO - Torna nel cuore della Valnerina umbra “La Quarta di Scheggino”, una mostra mercato degli agricoltori in cui vengono esposti prodotti gastronomici ed artigianali di qualità del territorio Umbro e della Valnerina. Gli stand presenti alla manifestazione saranno disposti nel cuore del borgo di Scheggino, tra Piazza Carlo Urbani e il centro del paese. La mostra mercato degli agricoltori prende il nome dal fatto che viene riproposta ogni quarta domenica del mese, da marzo a dicembre, ed è stata istituita ed organizzata per la prima volta il 26 Marzo 2017.
Nata da un’iniziativa della pro loco di Scheggino, in collaborazione con gli esercizi commerciali del territorio  e con il patrocinio del Comune di Scheggino, la mostra mercato degli agricoltori accoglierà come partecipanti le aziende agricole produttrici di eccellenze del territorio umbro e zone limitrofe, come: ortaggi, tartufo, zafferano, farro, lenticchie, formaggi e salumi, senza dimenticarsi di altri prodotti come l’olio, prodotti alla canapa, artigianato, ceramica e molto altro.
Il mercato degli agricoltori
“La Quarta di Scheggino” si pone gli obiettivi di contribuire al sostegno e alla rinascita dell’economia rurale locale, ricostruire l’immagine della Valnerina, in seguito al terremoto che ha colpito queste zone nell’ottobre 2016, promuovere la conoscenza di prodotti alimentari enogastronomici e, ovviamente, favorire lo sviluppo turistico del borgo di Scheggino.
Spazio anche agli artigiani
Oltre che per essere famosa come mercato degli agricoltori, il mercato che si svolge la quarta domenica del mese è anche un luogo di ritrovo per gli artigiani dell’Umbria. Gli artigiani locali, con produzioni d’eccellenza artistiche e manuali, si ritrovano per esporre opere inedite e per dar luogo a una vetrina di tutti gli oggetti realizzati con legno, acciaio e materiali differenti, nonchè stoffe e ceramiche, quadri e ricami.
Quindi il prossimo appuntamento con “La Quarta di Scheggino” sarà domenica 24 marzo 2019, un’occasione fantastica per conoscere le eccellenze umbre, non solo gastronomiche, e visitare il bellissimo borgo di Scheggino.
Saranno presenti anche i ragazzi del gruppo LIBERA ESPRESSIONE che faranno delle dirette nei loro social network dalle 12 alle 14.
Per maggiori informazioni www.laquartadischeggino.it

venerdì 22 marzo 2019

"Frascaro di Norcia. Storia, arte, miti e leggende” presentato a Norcia il 23 marzo

NORCIA - "Frascaro di Norcia. Storia, arte, miti e leggende” -  a cura di Monica Paggetta -  È questo il titolo del volume che verrà presentato a Norcia sabato 23 marzo 2019 alle ore 16:00 presso il Centro di Valorizzazione.Scritto da sette donne – Angela Rita Cataldi, Eleonora Cataldi, Rita Chiaverini, Debora Nardi, Denise Nardi, Monica Paggetta, Valentina Patrizi - all’indomani degli eventi sismici del 2016 è stato pubblicato nella collana del CESVOL ‘I Quaderni del volontariato’ con l’obiettivo di ripercorrere la storia di Frascaro attraverso racconti, memorie ed immagini documentarie grazie all’impegno dell’associazione “Per il sentiero del Silenzio da Frascaroa Norcia”.
Ne parleranno Salvatore Fabrizio, direttore Centro Servizi per il Volontariato; Angela Rita Cataldi e Debora Nardi dell’Associazione “Per il Sentiero del Silenzio da Frascaro a Norcia”; Romano Cordella, esperto di storia locale, Rita Chiaverini, ispettore archivistico onorario, Monica Paggetta storica dell’arte e curatrice del pregevole volume che rende omaggio alla piccola frazione nursina preservandone la memoria come simbolo della volontà di rinascita della comunità intera.Con questo volume, infatti, l’associazione no profit ‘Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia’, ha voluto recuperare ogni piccolo tassello dell’identità e della memoria storica della comunità distrutta dal sisma del 2016 e contemporaneamente, ringraziare tutti coloro che nei difficili momenti dell’emergenza sono intervenuti per strappare dalle macerie i ‘tesori’ di Frascaro oltre che per portare soccorso alla popolazione: Vigili del fuoco, Esercito Italiano, Carabinieri del nucleo tutela di Perugia, personale del Mibac e volontari giunti da ogni parte d’Italia.«Abbiamo voluto fortemente questa pubblicazione - afferma Angela Rita Cataldi, presidente dell’associazione ‘Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia – non solo per raccontare la storia legata al territorio di Frascaro ma soprattutto per fissare l’attenzione sull’alto valore simbolico che le tradizioni, le leggende, le chiese e le opere d’arte in esse contenute, hanno per la nostra comunità. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare affinché questo patrimonio culturale, parte fondamentale della nostra identità, possa tornare al più presto nei luoghi di origine»

mercoledì 20 marzo 2019

Per il "Teatro di stagione" al Clitunno di Trevi il 22 marzo Principio Attivo Teatro porterà in scena "Digiunando davanti al mare" un progetto di Giuseppe Semeraro

Trevi - Presso il Teatro Clitunno venerdì 22 marzo alle ore 21.15 Principio Attivo Teatro porterà in scena "Digiunando davanti al mare", un progetto di Giuseppe Semeraro con Giuseppe Semeraro, per la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia Fabrizio Saccomanno.

Principio Attivo Teatro "Digiunando davanti al mare"
Un commovente, intenso ed appassionato spettacolo sulla vita di Danilo Dolci, il “Gandhi italiano”.
Questo uomo del nord, poeta, intellettuale, pedagogo, negli anni cinquanta decide di trasferirsi in una delle terre più povere e arretrate del paese, la Sicilia di Tappeto e Partinico, per iniziare una lotta non violenta e rivoluzionaria a fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso.
Organizza tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Con i contadini realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare. Intorno a lui crea un grande movimento popolare che sfocia nel celebre “sciopero alla rovescia”. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare.
“Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato abbiamo creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.” Giuseppe Semeraro

“Se l’occhio non si esercita, non vede, se la pelle non tocca, non sa, se l’uomo non immagina, si spegne”.

BIGLIETTI   
Intero € 15; Ridotto* € 12
La biglietteria è aperta il giorno di spettacolo dalle ore 18 (Tel. 0742 381768)
*sotto 26 e sopra 60 anni
Informazioni e prenotazioni telefoniche 
Fontemaggiore tel. 075 5286651 – 075 5289555 (dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-16)
Teatro Clitunno tel. 0742 381768 (solo i giorni di spettacolo dalle ore 18)

venerdì 15 marzo 2019

"Istruzioni per diventare fascisti" di Michela Murgia, al Teatro Subasiodi Spello per LA BELLA STAGIONE 2018-2019 a cura di Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale

SPELLO -  Sabato 16 marzo al Teatro Subasio di Spello alle 21.15 Michela Murgia, vincitrice del Premio Campiello per Acabadora, interpreterà un monologo tratto dal suo ultimo provocatorio libro: “Istruzioni per diventare fascisti”. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro con l’autrice alle ore 18.30 presso la Sala dell’Editto del Palazzo Comunale, per la rassegna Passaparola organizzata dal Comune di Spello.
La Murgia racconta così questo lavoro: “Manipolando gli strumenti democratici si può rendere fascista per anni un intero paese senza nemmeno dirla mai la parola fascismo, facendo in modo che il linguaggio fascista sia accettato socialmente in tutti i discorsi, buono per tutti i temi, come fosse una scatola senza etichette - né di destra né di sinistra - che può passare di mano in mano senza avere a che fare direttamente con il suo contenuto. Il contenuto. Ecco il problema essenziale.Provare ad affermare il fascismo sul piano delle idee è lungo, complicato e conflittuale e alla fine si rivela inutile. Se si agisce sul metodo, invece, le cose verranno da sè. Come direbbe Forrest Gump - fascista è chi il fascista fa.Questo monologo offre istruzioni di metodo e in particolare istruzioni di linguaggio, l’infrastruttura culturale più manipolabile che abbiamo. In coda al monologo, un piccolo test permisurare il grado di apprendimento raggiunto e valutare i progressi nell'adesione al fascismo.
Per informazione e prenotazioni: 
Fontemaggiore tel. 075 5286651 – 075 5289555 (dal lunedì al venerdì ore9-13 e 14-16)
Teatro Subasio: tel. 0742 301689 (il giorno di spettacolo dalle ore 18) www.fontemaggiore.it

giovedì 14 marzo 2019

INA/SUITE, le Coreografie di Afshin Varjavandi al Teatro Esperia di Bastia Umbra venerdì 15 marzo

BASTIA UMBRA - “INA/SUITE” regia e coreografie di Afshin VARJAVANDI verrà presentato venerdì 15 marzo alle 21, al Teatro Esperia di Bastia Umbra.“INA/SUITE” è la ri-composizione anacronistica di creazioni ideate e realizzate da Varjavandi negli ultimi dieci anni: in scena per la prima volta i giovani che lo seguono nel suo personale stile e metodo, approfonditi durante il corso di alta formazione INA atelier, insieme ai danzatori storici di INC InnProgress Collective. Quattro scene staccate come tasselli di un puzzle segretamente uniti dallo stesso stile: immagini evocative, atmosfere contemporanee, corpi veloci che si susseguono random senza una voluta sequenza logica, in una costante ricerca di virtuosismo e concetto.
Afshin VARJAVANDI
Il programma della serata sarà così composto:
Nachtrust  - Sonno rigeneratore (2018)
“Per svegliarti più forte devi cedere al sonno. Nessun Dio sa rimpiangere nulla“ (Cesare Pavese).
Questo momento è dedicato a quel terzo della vita su questo pianeta che trascorriamo dormendo.
Postcards (2015)
La nostra memoria ci invia cartoline. Si sorride al vento che ci viene incontro mentre asciughiamo lacrime di malinconia dietro alle nostre schiene.
- Intervallo -
So-Volare (2016)
“Ed eccovi me in uno spazio fangoso che trascino un pezzo di legno immenso”.
Il nostro corpo è solido, traccia materiale di un universo la cui essenza è aria, intangibile, e la danza è come una memoria ancestrale. Sembrerà strano, ma la memoria, la coscienza, l’incoscienza, il sogno, continuano ad affermare una sola cosa: sò volare.
Anti Social Social Club (2017)
Forse la fine del mondo è un modo differente di vedere il paese delle meraviglie.
AFSHIN VARJAVANDI, danzatore, performer (DaCru dance company) coreografo internazionale (INC innprogress collective, INA atelier) mescola le danze urbane ai linguaggi più sperimentali della ricerca contemporanea. Gli spettatori di DIREZIONE TEATRO, che hanno selezionato lo spettacolo per il percorso di educazione alla visione, prenderanno parte ad un incontro con il coreografo e la sua compagnia prima dello spettacolo, alle ore 19:30 e ad un successivo incontro con la giornalista e critica teatrale, Isabella Rossi, lunedì 18 marzo.

INA / SUITE
INC INNPROGRESS ATELIER
Venerdì 15 marzo, ore 21 – Teatro Esperia Bastia Umbra
Regia e coreografie Afshin Varjavandi
con i danzatori di INA atelier: Benedetta Loccioni,
Mattia Maiotti, Jenny Mattaioli, Chiara Morelli,
Elia Pangaro, Gioele Papa, Chiara Parretta,
Debora Renzi, Emma Viceconti

Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Cinema Teatro Esperia  +39 340 521 4937 - dalle 18 alle 23

sabato 9 marzo 2019

"Quintetto" di e con Marco Chenevier domenica 10 marzo allo Zut di Foligno.

FOLIGNO – Teatro e danza si incontrano per il prossimo appuntamento in programma allo Spazio Zut di Foligno. ‘Quintetto’ di e con il coreografo, danzatore, regista e attore Marco Chenevier, produzione Aldes e Tida, andrà in scena domenica 10 marzo alle 18.15 per la stagione di teatro contemporaneo ‘Re:act’ targata Zut e Zoe Teatro. Lo spettacolo, presentato a Foligno in collaborazione col Teatro Stabile dell'Umbria, è vincitore di numerosi riconoscimenti: 1°classificato al Be Festival - Birmingham 2015; inserito nella Top 10 Comedy 2016 del quotidiano inglese The Guardian; secondo premio del pubblico al Mess Festival –Sarajevo 2015; primo premio per la danza contemporanea al Sarajevo Winter festival – 2013; secondo classificato al Next Generation festival - Padova 2013.
"Quintetto" di e con Marco Chenevier

Quintetto
Entrata, semibuio, accende da solo una luce, ha una borsa di plastica. Al pubblico è stato dato un retorico foglio di sala zeppo di neologismi con spiegato un concept incentrato sull' “essenzializzazione” della partitura, sull'eliminazione del superfluo e sulla ricerca dell'essenza del corpo e dell'arte. Così inizia ‘Quintetto’. Un solo attore, quattro fari sulla scena, il mixer luci ed audio vuoti. Il quintetto che apriva lo spettacolo di repertorio del TIDA “Montalcini tanz”, uno spettacolo del 2009 sulle connessioni tra arte e scienza e dedicato alla ricercatrice premio Nobel Rita Levi Montalcini, che dovrebbe andare in scena, non può essere realizzato come previsto a causa dei tagli ai finanziamenti teatrali. Il resto della Compagnia è infatti misteriosamente scomparso dopo aver avuto la proposta di lavorare per metà paga.
Il "5" nell'esoterismo è il numero che simboleggia la vita universale, l'individualità umana, la volontà, l'intelligenza, l'ispirazione e il genio. Simboleggia anche l'evoluzione verticale, il movimento progressivo ascendente. Per l'esoterismo il "5" è il numero dell'uomo come punto mediano tra terra e cielo, e indica che l'ascensione verso una condizione superiore è possibile. Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il numero delle dita di un uomo, è la base decimale  matematica, è il numero del pentacolo ed il numero della stella a cinque punte. Si tratta di una cifra a cui gli uomini hanno attribuito significati trascendentali fin dalla notte dei tempi. Ma oggi c'è la crisi...

Per ulteriori informazioni: 
Il costo del biglietto è 10 euro intero e 7 euro ridotto
Le prenotazioni andranno effettuate presso:
Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20)
La biglietteria ZUT sarà aperta dalle 15 alle 18
tel 389 0231912

mercoledì 6 marzo 2019

Sabato 9 marzo alle ore 21.15 al Teatro Subasio di Spello I SACCHI DI SABBIA con Dialoghi degli dei per LA BELLA STAGIONE a cura di Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale 

SPELLO - Sabato 9 marzo LA BELLA STAGIONE continua la sua programmazione al Teatro Subasio di Spello con "Dialoghi degli dei" uno spettacolo de "I sacchi di sabbia" e Massimiliano Civica con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano, Giulia Solano. La produzione é a cura di Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I Sacchi di Sabbia e in collaborazione con Concentrica e il sostegno della Regione Toscana.  Massimiliano Civica, regista pluripremiato tra i più importanti del teatro italiano, incontra in questo spettacolo I Sacchi di Sabbia, un gruppo toscano che ha fatto dell’ironia la sua peculiare cifra stilistica.  I dialoghi originali, scritti da Luciano di Samosata nel II secolo dopo Cristo, si presentano come una raccolta di gossip su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo: gli scontri “familiari” tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo...
In questa gustosa versione gli Dei sono atterrati in una classe di un ginnasio, diventando oggetto concreto delle spietate interrogazioni con cui un’austera insegnante tormenta due suoi allievi.
Seduti ai loro banchi di scuola e con i calzoni corti, i due maturi studenti, interrogati su tresche e malefatte degli immortali sperimentano sulla propria pelle le ingiustizie della scuola, preludio alle future ingiustizie della vita.
Per prenotazioni:
Fontemaggiore tel. 075 5286651 – 075 5289555 (dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-16)
Teatro Subasio: tel. 0742 301689 (il giorno di spettacolo dalle ore 18)
Per maggiori informazioni www.fontemaggiore.it

giovedì 28 febbraio 2019

Domenica 3 marzo "In mountain bike sulle antiche strade per Colfiorito" un appuntamento per gli amanti della bici e della montagna



FOLIGNO - Si terrà domenica prossima 3 marzo il giro organizzato dall’asd Pale Guerru Hero, in collaborazione con il Parco di Colfiorito, l’appuntamento è per tutti gli amanti della bicicletta in Piazza della Repubblica di Foligno  alle ore 8,30. 


La proficua collaborazione tra il Parco e la Pale Guerru Hero ha permesso di individuare un anello di 50 km sui sentieri che rappresentano la storia del nostro meraviglioso territorio e su cui è stata recentemente posizionata la segnaletica. 

I bikers partiranno alla volta di Belfiore e l’itinerario riguarderà le tre “antiche strade”: Via Lauretana da Belfiore a Colfiorito, Via della Spina da Colfiorito a Verchiano e la Via del Menotre da Verchiano a Belfiore. A Colfiorito è prevista una sosta con ristoro alla sede del Parco con possibilità di visitare il prezioso Museo Naturalistico. 

Per maggiori informazioni 

www.comune.foligno.pg.it   




domenica 10 febbraio 2019

"L’anima segreta del racconto", mostra su Chagall presso Palazzo della Corgna, si arrichisce di #ComeChagal, un’intera parete ad uso dei visitatori per lasciare i propri elaborati artistici.

CASTIGLIONE DEL LAGO - “C’era una volta…”. A Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago la mostra di Chagall diventa un luogo di libera creatività per adulti e bambini. Il percorso di “Marc Chagall. L’anima segreta del racconto” si completa con la sala #ComeChagall. Un’intera parete è ad uso dei visitatori per lasciare i propri disegni oppure scrivere una personalissima favola alla maniera di Chagall, ispirandosi alle opere presenti in mostra e con la possibilità di condividerli sui canali social.
L’esposizione si focalizza prevalentemente sull'opera grafica dell’artista. Lo stupore accompagnerà il visitatore nella visione di una significativa selezione di opere tratte dalla serie “Le Favole” de La Fontaine, dal ciclo “Chagall Litographe” ed infine due opere dell’artista russo raramente esposte, provenienti da una collezione privata italiana: il disegno “Re David suona la cetra” e il dipinto “Musicien et Danseuse”. Chagall non lavora solo con il colore e il tratto, ma con un immenso linguaggio di oggetti che costituiscono il suo “fictional world”. Spesso per le sue opere è stato definito “creatore di favole o racconti fantastici”. La mostra, a cura di Andrea Pontalti, è promossa dal comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte, in collaborazione con Aurora Group e The Art Company. È visitabile fino al 31 marzo 2019.
La sala #ComeChagall sta raccogliendo tantissime “esperienze” di visita, come in un grande libro di favole. Dopo aver visitato la mostra, i visitatori hanno a disposizione fogli, penne colorate e parole magnetiche con cui comporre sul muro la propria favola, disegnare oggetti e personaggi visti nelle opere di Chagall e condividere le proprie “opere fantastiche” sui social utilizzando l’hashtag #ComeChagall. 
"Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti", scriveva Gilbert Keith Chesterton. “L’anima segreta del racconto” è una mostra per tutti, per ritornare bambini attraverso le favole di La Fontaine e per sognare attraverso l'arte di Chagall. 
L’originalità dell’arte di Chagall e il suo dinamismo fantastico, che lascia trapelare tutto il mondo interiore di “eterno fanciullo”, pervade anche la sua produzione grafica. La mostra è un racconto del raccontare, che consacra a buon diritto Chagall quale “artista letterario e mitologico”. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con l’animo di un bambino.

LE OPERE IN MOSTRA

“Le Favole” 

Chagall inizia ad illustrare “Le Favole” di La Fontaine a Parigi, nel 1927, su richiesta del mercante d’arte Voillard. Nelle 20 acqueforti in mostra l’artista mette l’accento sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo, alla maniera della scrittura ebraica o come nelle icone russe, ricordi presenti della sua infanzia e della sua adolescenza. Il lavoro grafico su “Le Favole” illustra i grandi temi della vita che hanno interessato Chagall nel corso della sua opera: amore, morte e follia umana; temi antitetici che si incontrano e scontrano come in un ossimoro petrarchesco: così nel foglio in cui sono magistralmente rappresentati l’arroganza del lupo, che si contrappone alla mitezza della cicogna che gli salva la vita, dominano gratitudine ed ingratitudine, vita e morte. I reticoli, le figure, gli oggetti, i granelli di polvere neri sembrano uscire dal suo mondo fantastico, aggredire realmente lo spettatore, fagocitarlo e trascinarlo via. 

“Chagall litographe”. L’intimo compendio
Chagall Litographe presenta al visitatore un ciclo di litografie originariamente realizzate per il primo volume del catalogo ragionato dell’opera litografica dell’artista (in mostra è presente l’edizione deluxe tirata in soli cento esemplari). I volumi sono dei veri e propri “livre d’artiste” corredati di un apparato di opere originali di altissimo livello. Chagall pubblicherà altri tre volumi corredati di illustrazioni tra il 1963 e il 1974. Un nucleo di quattro opere, nello specifico, Le Cirque, La Jongleuse, Le Clown musicien, Carte d'invitation ruota attorno al tema del circo. Tale tema attraversa tutta l’arte moderna. Chagall, già affascinato dagli spettacoli circensi nella natale Vitebsk, incontrerà a Parigi il circo come uno dei fulcri più interessanti della vita artistica e sociale della capitale francese. Legame ambivalente, capace di mettere in scena i poli opposti del tragico e del comico. In La Baie des Anges e in Femme-oiseau Chagall tocca, invece, quel processo di ibridazione e metamorfosi tra umano e animale che sin dalle illustrazioni delle Favole attraversa l’opera dell’artista. Il ciclo di opere include inoltre due rappresentazioni dell’angelo, variazioni dello stesso motivo iconografico.
In Couple Noir au Musicien compare una coppia di amanti che in Chagall Litographe ricorrerà anche nelle opere Le Couple devant l'arbre, Les Amoureux au soleil rouge, Affiche pour la ville de Vence, Couple en ocre. Se il tema degli amanti persiste nel percorso di Chagall, le opere in mostra presentano un’indelebile costante dell’amore come abbraccio, come abbandono all’altro. In un terzo gruppo di opere è Parigi a prendere la scena: Notre-Dame en gris, Visions de Paris e Notre-Dame et la Tour Eiffel. Infine l’artista compare in due autoritratti: Le Peintre à la palette e Auto-portrait. Quest’ultima è l’opera più ricca di elementi chagalliani, dove si scorge quello che sembra un volume dal titolo Ma Vie, titolo esatto della sua autobiografia ma anche indicazione allo spettatore a cercare nell’opera gli elementi portanti della vita dell’artista.
“Re David suona la cetra”
Realizzata tra il 1949 e il 1952, “Re David suona la cetra” è un’opera parsimoniosa nell’uso del colore e del tratto e trova nell’essenzialità esecutiva un mezzo perfetto per la narrazione. Il riferimento è certamente biblico, di quella Bibbia che Chagall definì come “la più grande fonte di poesia di tutti i tempi” o come “l'alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli”. Il tema è caro a Chagall che nelle illustrazioni della Bibbia (1931-56) lo affronta in ben due tavole, la prima a “citare le scritture” dove il giovane David calma i mali di Re Saul con la musica, la seconda a collocare il Re intento a suonare nella solitudine di un paesaggio vitreo. Nel “Re David suona la cetra” Chagall sceglie la libertà compositiva e la mescolanza in un cielo costellato di riferimenti biblici: Mosè con le tavole della Legge, il Cristo come l’ebreo messo a morte, Adamo ed Eva e gli Angeli. Re David pare suonare per un popolo in marcia (quasi certamente il popolo ebraico), mentre non mancano accenni alla ruralità dell’infanzia, espressa con forza attraverso scorci intimi di maternità. 
“Musicien et danseuse”
Sono interessanti i confronti di “Re David suona la cetra” con l’opera esposta dal titolo “Musicien et danseuse” (1965). In una composizione di estrema semplicità e vivacità coloristica si ravvisa, innanzitutto, la musica. Nell’opera emerge il tema del violinista, che sarà una figura-chiave del linguaggio figurativo di Chagall tanto da divenire allegoria stessa della musica. Un ulteriore elemento di confronto sono i riferimenti all’infanzia russa. In questo caso è la composizione nella sua interezza a rimandare all’universo folkloristico e rurale di Vitebsk, sua città natale.

Orario: tutti i giorni 10–17. Ultimo ingresso 45 minuti prima dell’orario di chiusura. È possibile prenotare l’apertura straordinaria per visite riservate.
Biglietto: Il biglietto comprende la visita al Palazzo della Corgna e alla Rocca del Leone. Intero euro 9; ridotto A euro 7 (gruppi +15; fino a 25 anni); ridotto B euro 3 (6-18 anni); unico residenti Comune di Castiglione del Lago euro 4; gratuito bambini fino a 5 anni. 
Visite guidate: in italiano € 80; in inglese € 100. Al costo si aggiunge il biglietto ridotto.
Informazioni, visite guidate e laboratori per le scuole: Palazzo della Corgna +39 075 951099 - cooplagodarte94@gmail.com
Prenotazioni: Call center + 39 0744 422848 (dal lunedì al venerdì 9-17, sabato 9-13, escluso festivi) - callcenter@sistemamuseo.it