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Fantamarcord

In occasione del decennale dell'Università del Fantacalcio, un romanzo a puntate che non potete perdere perchè spesso da noi la realtà straccia la fantasia.

Puntata n. 5

Quarto anno: la tirannia di Soddu

L’inizio della quarta stagione ci propone un Fabrizio esitante. Appesantito e ancora satollo dalla “scorpacciata” dell’anno prima, non appare in grado di ripetersi. Lo crede soprattutto Cisotto, che al giro di boa si ritrova primo a quota 25 con quattro punti sul secondo (Pietro) e addirittura otto su Soddu. Le credenze del Ciso saranno destinate a sgretolarsi inesorabilmente. In principio la minaccia si cela sotto le mentite spoglie di Pietro, che guadagna la testa della classifica in concomitanza della 17° giornata, ma pur mantenendola sino alla 23°, in realtà è inchiodato a quota 36 punti da quattro settimane quando l’implacabile Fabrizio gli passa letteralmente sopra a velocità tripla. La serie nera di Pietro è tra le più inquietanti di tutta la storia, considerando il fatto che in quel momento era primo: 2 soli punti nelle ultime otto giornate. Dettagli insignificanti al cospetto di Soddu che ormai ha riaperto gli sfiati e veleggia verso il suo secondo scudetto, inseguito timidamente da Fabio e Gianfranco. Terrore puro e incontrollabile si sparge in tutta l’Università, quando con due giornate di anticipo il Tiranno Fabrizio bissa il successo del precedente campionato. Un’egemonia ancora distante dal cessare.

Classifica finale 98/99:
Fabrizio 45, Gianfranco 43, Fabio 42, Daniele e
Pietro 38, Roberto 36, Cristiano 31, Gabriele 27

La Coppa Italia
Soddu, dimostrando di avere anche lui un cuore, lascia campo libero al popolino almeno in Coppa Italia. Nella doppia finale finita in parità (2-1, 2-1), la spunta Gianfranco nei tempi supplementari ai danni di Cristiano.

Gli altri
Daniele saluta l’UdF abbandonandone le scene dopo un campionato anonimo, concluso al quarto posto in compagnia del povero Pietro. I protagonisti dei primi tre anni toppano tutti; Roberto si ferma a quota 36 e Gabriele giunge ULTIMO nonostante uno degli attacchi più prolifici di sempre (Batistuta e Amoroso capocannonieri a pari merito) affossato da un’enciclopedica caterva di gol subiti.

Cristiano, l'esteta
“Che te posso di’ de Cristiano. Che è brutto! Lavora alla SAI di Perugia, dice che vuole mantenere il suo ruolo di single, in realtà è un pipparolo peggio di me!”
Questo il lapidario commento di Fabrizio quando gli ho chiesto di parlarmi di Cristiano. Capirete la mia difficoltà nel ricordare qualche aneddoto, se perfino Soddu, l’unico di noi che ha mantenuto i contatti, mi liquida l’argomento così brutalmente. In effetti, bisogna ammettere che Cristiano, vuoi per l’assenza dall’albo d’oro, vuoi per un certo distacco che mantenne, non ha lasciato particolari segni nella nostra storia. Rivangando negli archivi dell’UdF mi sono addirittura stupito di “riscoprire” che l’assicuratore perugino si trattenne con noi per ben quattro stagioni. Il suo miglior piazzamento rimane il quarto posto dell’esordio, ottenuto con la sua “squadra di belli”, unico ricordo nitido di quei tempi. Infatti, voluto o no, c’è chi notò un criterio estetico piuttosto che tecnico nella scelta dei suoi giocatori. Discotecaro, palestraro... altro non so aggiungere. Fabrizio nemmeno e dati i risultati... forse è meglio così!

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